Gli impianti di climatizzazione estiva, anche se esistenti da parecchi decenni, sono prepotentemente entrati nell’uso comune da circa un decennio per effetto del surriscaldamento estivo di questi ultimi anni.
In precedenza essi erano considerati impianti di lusso e relegati ad applicazioni specialistiche
(alberghi, ospedali, enti pubblici, …).
Da quando le mutazioni climatiche hanno prodotto condizioni estive gravose (alte temperature ed elevate umidità esterne) l’uso degli impianti di climatizzazione estiva si è esteso anche alle famiglie, seppur con impianti semplici quali i sistemi split o multisplit.
La richiesta di energia elettrica nel periodo estivo ha così raggiunto i massimi nazionali pari a circa 52 ÷ 54 GW. L’Italia ha normato fin dal 1976 (ex L 373/76) sugli impianti di riscaldamento ma poco o nulla è stato fatto per gli impianti di condizionamento estivi. Qualcosa si sta facendo oggi nell’ambito della certificazione energetica degli edifici con le nuove norma UNI TS 11300/1 e /2 pubblicate il 2/10/2014. In esse si parla di impianti di condizionamento e si fissano i limiti per le prestazioni energetiche degli edifici.